Louail Hervè detto Darlou, “Leonard & Leonard”, 2019

Darlou

Darlou

note biografiche:
Nato il 22 agosto 1960 a Josselin (Morbihan) in Bretagna , scultore plastico , si forma come ebanista scultore ornatista a Josselin dal 1975 al 1978 e a Parigi frequenta l’atelier di doratura su legno , Viaduc des Arts dal 1994 al 1995. Frequenta il corso di storia dell’arte ,da 1994 al 1996 e il corso di anatomia della Città di Parigi nel 1997. Scultore ornatista per diversi stabilimenti dal 1978 al 1986, restauratore di statue e mobili religiosi , per un atelier specializzato nel restauro del patrimonio religioso bretone per i monumenti storici. Scultore in doratura su legno per la conservazione del patrimonio , chateaux de Versailles, de la Maison Lafitte. Nel 1997 apre un proprio atelier a Parigi con creazioni personali: mobili e oggetti di design, sculture presentate al Salon de Maison & Objet dal 1998 al 2000. Collabora con la Maison des Artiste e aderisce all’ADAGP . Partecipa a diverse esposizioni, tra cui : Art-Atlantic, salone d’arte contemporanea a la Rochelle; Rencontres de Jardin; Seve, festival delle scene d’espressione vegetale al Parc de Grammont a Montepelier; Siac , Salone d’arte contemporanea di Marsiglia; Salon des Beaux Arts al Carrousel del Louvre a Parigi. Dal 2018 fa parte della residenza d’artista “Shangjin vu par des artiste internationaux”, trenta artisti selezionati.

note sull’opera:
Leonardo da Vinci – Leonardo Sinisgalli, due geni italiani separati solo dai secoli. Ma l’universalità delle loro opere, dei loro scritti resta sempre attuale ed è ancora oggi fonte d’ispirazione. Sono “fuori dal tempo”. Perciò l’accostamento di queste due figure, non girate verso di noi, ma verso uno spazio infinito, il nostro universo. I loro pensieri si alzano in volo, si confontrano e si confondono. Senza dubbio, si interrogano su questo pianeta verde, su ciò che ne abbiamo fatto e sul suo futuro. Come scultore ho ritrovato nell’arte del graffito l’importanza di una padronanza perfetta della tecnica. Come nell’intaglio diretto, si procede per sottrazione per arrivare all’essenziale. Non si può tornare indietro.