note biografiche:
Federica Terracini è un artista indipendente, specializzata nell’arte tessile; pittrice, costumista e formatrice. L’astrazione fenomenica influenza tutta la sua ricerca pittorica, è allieva di Michele Cossyro. L’ interazione con lo spazio è la chiave della sua ricerca, sia in pittura che nelle installazioni, utilizza spesso materiali di recupero e naturali. Il suo lavoro è stato presentato in diverse occasioni quali Lunetta Without frontiers, Mantova; Altofest International Contemporary Live Arts, Napoli; Musèe en Herbe, rue Rivoli, Parigi; «Factory Pd’A» Museo contemporaneo testaccio,. Dal 2015 al 2019 è autrice degli interventi grafici del “Foglio del Fest”, guida estetica di Altofest, redatto dall’OCr (Osservatorio Critico).

note sull’opera:
Trame possibili: il verde non si arresta ai calanchi, sconfina verso rossi, terre, gialli, sfiorato da un azzurro . luminoso, il paesaggio è mutevole e le giganti pale eoliche sorvegliano le valli. Tra spazio e vuoto ognuno intravede il proprio mondo e cresce la fantasia. Arrivata la notte a stravolgere i colori, da un lato il lago, dall’altro le luci degli impianti di estrazione, al centro spicca il vivo borgo a scompaginare le acute lezioni di Bourdieu. Durante i giorni di residenza cerchiamo, tra segni e graffi, paesaggi possibili; la trama irregolare si intreccia fluttuante e mi appare come luogo di relazioni. È un paese fatto di viaggiatori e di ritorni, anche noi presto ci sentiamo fortunati e a casa. Si chiarificano le intenzioni di Leone sul perché la scuola del graffito sia, proprio, qui: tra gli abitanti c’è una rilevante densità di visionari.