Giuseppe Antonello Leone, “Ovo Matematicus”, 2003

ovo

note biografiche:
Nato a Pratola Serra (AV) il 06/07/1917, si forma inizialmente ad Avellino,dove consegue il diploma di licenza presso  la R. Scuola d’Arte per la Ceramica, allievo di Settimio Lauriello (con il quale fa le prime esperienze futuriste) ed Emanuele Di Palma. A Napoli frequenta il R. Istituto d’Arte, allievo di Eugenio Viti, Pietro Barilà, Ettore Di Giorgio e nel 1936 si diploma maestro d’arte in ceramica. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si diploma in pittura con il massimo dei voti nel 1940, sotto la guida di Pietro Gaudenzi, Eugenio Scorzelli, Mino Maccari. Frequenta il corso di decorazione pittorica con  Emilio Notte ed Alessandro Monteleone (1941). Nel 1940 espone alla XXII Biennale di Venezia (segnalato terzo) con un affresco “Le nuove città” e lo stesso viene esposto a Zurigo nella mostra di pittori e scultori italiani contemporanei, presentato con nota critica di Antonio Maraini. Negli anni ‘50, superata la guerra, partecipa a quell’ampio movimento culturale di riscatto del sud che si sviluppa nella terra di Lucania, impegnato nella lotta per l’alfabetizzazione con Rocco Scotellaro, Manlio Rossi Doria, Tommaso Pedio e Concetto Valente. Nel 1961 realizza l’allestimento del Padiglione IRI Italia ’61 a Torino per l’incarico del Ministero del Lavoro. Espone in quell’occasione, la “Dea Trifase”, scultura poi fusa in bronzo e collocata nel 2002 a San Giorgio a Cremano nella piazza del Pittore. Direttore di quattro Istituti Statali d’Arte: Potenza, Sessa Aurunca (CE), San Leucio (CE), Napoli, 2° Istituto Statale d’Arte “Boccioni” Mostra d’Oltremare. Autore di significative opere pubbliche, importanti anche per le diverse  tecniche usate: affresco, mosaico, ceramica maiolicata, vetrata, graffito (affreschi a Benevento presso la Rocca dei Rettori e a Spinoso presso la Chiesa della Madonna Assunta; mosaici presso la Chiesa Madre di Sessa Aurunca (CE) e la Chiesa di Sant’Antonio di Corleto Perticara (PZ); vetrate presso il Duomo di Benevento e collezioni private; ceramiche maiolicate, il Cristo per l’altare e la Via Crucis presso la Chiesa di San Pietro in Camerellis a Salerno; pannelli in bronzo per la porta del Duomo di Messina; graffiti polistrato con malte colorate: “Il Circo”, Potenza e “Ovo Matematicus”, omaggio a Leonardo Sinisgalli, presso il municipio di Montemurro (PZ). La Provincia di Potenza promuove la mostra curata da Philippe Daverio “Il Caso Giuseppe Antonello Leone” presso il Museo Provinciale di Potenza nel 2005. Nel 2006 a Napoli al Castel dell’Ovo viene presentata la mostra “Il Leone di Napoli”, curata da Philippe Daverio, promossa dalla Provincia di Potenza e dal comune di Napoli. Dal 2003 dà vita alla Scuola del Graffito Polistrato Montemurrese.              

note sull’opera:
Il titolo del graffito è “Ovo Matematicus” tessuto per affiancare spazi reali e simboli che nella mistica geometrica di Leonardo Sinisgalli s’inoltrano per “la Vigna Vecchia”, “Fiori pari e Fiori dispari” e “l’Albero Bianco” che troneggia tra fiumi mitici lucani e quei legni che si dimenano tra “la Botte e il Violino”. Poi vi sono due richiami ai disegni di Leonardo, “l’albero bianco” al quale ho dato una vitalità antropomorfa ed il “nibbio granato” e filettato di rosso per un volo sospeso al quadrato.