Beatriz Chamussy, “In transformazione”, 2015

Beatriz Chamussy - In transformazione

note biografiche:
Frequenta un master in Arteterapia presso l’Università Pompeu Fabra a Barcellona, consegue il diploma per l’illustrazione dei libri per l’infanzia dall’Università Autonoma del Messico, si diploma all’ Ecole National Superieure des Beaux-Arts di Parigi con un corso di Fotografia e Arte. Frequenta e si diploma all’Università Ibero Americana, Puebla, Messico, con un interscambio con L’Università de Santiago de Compostela, Spagna. Dal 2006 ad oggi ha esposto in Francia, in Messico, in USA, in Spagna.

note sull’opera:
Dal semplice al complesso, dal complesso al semplice: espansione e contrazione. Stiamo viaggiando nella trasformazione. Il nostro DNA è cambiato, il nostro codice genetico sta cambiando e non ce ne accorgiamo. L’acido desossiribonucleico nel nostro corpo contiene le istruzioni di ciò che siamo diventati. Il cervello è cambiato a causa degli stimoli a cui siamo esposti. Il nostro ambiente ci riguarda. Abbiamo creato sistemi complessi e sofisticati nella società contemporanea. Abbiamo cercato di staccarci dalla natura, ma noi siamo parte di essa. Non ci piace essere agricoltori e non è di moda. La natura è troppo lenta: è necessario attendere che i semi crescono, è necessario coordinare con i cicli della vita, le stagioni, il tempo. Noi vogliamo tutto immediatamente: vogliamo Internet ad alta velocità e risposte immediate. Questo processo di sofisticazione s’invertirà ad un certo punto? Siamo pronti a capire che ciò che chiamiamo sviluppo e progresso ha già toccato la linea di auto-distruzione? Siamo in tempo per scegliere un altro percorso? Cosa vogliamo essere in futuro? Come vogliamo vivere? Osiamo perdere il legame con la terra, quella terra da dove veniamo, la terra in cui prima o poi torneremo? Siamo abbastanza abili e sufficientemente intelligenti per inventare nuovi modelli di vita dove l’uomo è capace d’integrare la tecnologia sofisticata con la saggezza che viene dalla natura? Dobbiamo muoverci verso un equilibrio. Abbiamo bisogno di nuovi modelli, esempi contagiosi, che diventino moda per una nuova versione del mondo.